"Come la vita voglio"
Voglio una vita che sia contemplazione della vita stessa.
Voglio una vita che sia arte, ricerca e sentimentalismo.
Voglio una vita che sia musica e pura e libera espressione del mio io più interno.
Voglio una vita lontana da ogni preconcetto o ristretta forma mentale
che lobotomizza il mio cervello.
Voglio una vita dove il “Si è sempre fatto così…”
o “Gli antichi facevano così…”
si alterni a nuove sperimentazioni
e diverse visioni.
Voglio una vita che sia immersa nella contaminazioni delle idee.
Voglio una vita piena d’arte
di musica, di scultura di pittura, di poesia,…
Voglio attorno a me gente per bene,
a modo e non tanto nervosa.
Voglio gente onesta e sincera
che sia d’arte e di grande cultura.
Voglio “correre” nei boschi incontaminati,
nuotare nei torrenti, nei fiumi, nei laghi e nei mari più “nascosti,
correre libero con i pattini in grandi distese di ghiaccio al nord,
con gli sci da fondo muovermi in stradine e mulattiere
o praterie innevate in montagna.
Voglio sentire il freddo glaciale dei paesi al nord come in Alaska, in Norvegia...
Voglio perdermi a curiose mostre d’arte come la Biennale di Venezia o la triennale di Ferrara.
Voglio passare dalla contemplazione di una raffinata chiesina medioevale o barocca tutta affrescata
a quella dello studio di opere contemporanee assai curiose di una Dada Maino, di un Lucio Fontana, di Un Carlo Patrone, di un Mario Bessarione , di un Simon Beneton,…
a quella di autori meno famosi ma interessanti e più di stile popolare
Voglio drogarmi di buoni e raffinati concerti di musica “classica”, Jazz, popolare e nuove sperimentazioni.
Voglio imparare a vedere con gli occhi di chi vede oltre ciò che le comuni persone riescono a vedere.
E voglio che due più due non faccia sempre quattro.
E voglio una vita assai “colorata”
perché il bianco ed il nero non sono colori.
Enrico Mos (agosto 2015)